Lo Zampino
Lo Zampino

La vicinanza gioca brutti scherzi

Tramonto

Si dice sempre di quanto sia difficile vivere un rapporto a distanza e poco di quanto, invece, certe volte la distanza sia il modo di conservare una relazione il più a lungo possibile.

La distanza è salvifica, amplifica i momenti di tenerezza e riduce i malumori.

"Abbiamo solo tre giorni, perché arrabbiarci?" è una frase che permette di vivere meglio i momenti insieme, di accettarsi con i propri difetti, di farsi andare bene un ritardo di trenta minuti o un cambio di piani, di prendere la pioggia così come viene e di ripiegare su altro, di

non litigare. La concitazione, unita alla mancanza di tempo, aiuta a dirsi più spesso che ci si vuole vedere, che ci si manca, che davvero ci sarebbe bisogno di stare insieme più spesso. La distanza, quando c'è, permette a un rapporto, amicizia o amore che sia, di prendere respiro e lo trascina nel tempo, nonostante i malumori, le incomprensioni, la fatica nel non capirsi più come un tempo. La distanza è uno scudo. Dietro ai chilometri che separano due persone, c'è l'amica d'infanzia, la persona con cui hai condiviso l'adolescenza o il tuo primo viaggio in Inghilterra e il ragazzo con cui hai fatto piscina per due anni. Ci sono persone gentili, che fa bene sentire e tenere nella vita, contattare a tarda notte e sapere che risponderanno, perché nella distanza ci si ritrova più affini.

Tolta quella, non ci sono più scuse: non c'è comprensione, non c'è serenità, non c'è voglia di ascoltarsi come prima. "Ci possiamo vedere tutti i giorni" e quindi che senso ha cercare di farlo al meglio? Più aumentano le possibilità, più le sprechiamo. Ci scordiamo di come cі sentivamo quando eravamo sole, quando non c'era quella spalla vicina, quando il messaggio a tarda notte arrivava da un'amica lontana. Ci dimentichiamo della gentilezza e dell'affetto, di aver usato parole buone e di aver fatto pesare la mancanza. Se tutto è vicino, tutto è raggiungibile, tutto perde importanza: non serve comprensione, ogni comportamento è criticabile. Una parola, un gesto, uno sguardo.

Se sei con me, non mi interessi.

Qui non c'è più posto per te.

Mi manchi solo quando sei lontana.